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Frantoio Pasqua - Tradizionale con Spremitura a Freddo
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Metodo di lavorazione : dalla raccolta dell’olive alla produzione dell’olio extra vergine d’oliva.

La stagione inizia in autunno per poi terminare a fine gennaio/metà febbraio. In autunno vengono preparati i terreni coltivati a ulivo con la pulizia dell’erba, mediante decespugliatori o trincia. Dopo tale operazione vengono posizionate le reti in nailon, che servono ad impedire che le olive cadano al suolo, agevolando la raccolta. Le olive vengono staccate dalla pianta mediante pettini o altri attrezzi meccanici. Le olive, insieme alle foglie, vengono poste dentro contenitori di plastica, dotati di feritoie adeguate per mantenere il frutto fresco e areato. Quando si ottiene una certa quantità di prodotto, che va da 120 a 200 kg, si portano in magazzino, dove si fanno passare alla defogliatrice (la defogliatrice è una macchina che, mediante ventola elettrica, separa le olive dalle foglie). Quando la olive sono pronte si portano nel frantoio dell’azienda. Dopo effettuata la pesatura  dell’olive al netto, per poi sapere la resa in percentuale di olio prodotto. Le olive vengono lavate  e, mediante un coclea, trasportate nel mulino o frangitore. Mediante la rotazione di pesanti ruote in pietra,  le olive vengono frantumate fino ad ottenere, dopo circa trenta/quaranta minuti, una pasta omogenea.

Questa pasta, tramite uno sportello, viene scaricata nella tramoggia (gramola)   ,dove viene miscelata per circa 20/30 minuti.    Per mezzo di un distributore,  che gira su una piattaforma circolare a 360 gradi,   viene posto un fiscolo in nailon, dove viene distribuita sulla sua superficie la pasta. I fiscoli, uno per volta, vengono posizionati su di un carrello uno    sull’altro,  fino a formare una torre. Quando il carrello è colmo, viene posizionato nella pressa idraulica. Il carrello, mediante un pistone, viene fatto salire lentamente sino a comprimere bene la pasta. Durante il tempo in cui la pressa lavora, si estrae il mosto grezzo, composto dall’acqua di vegetazione dell’olive e l’olio. Questo viene convogliato in una vasca in acciaio inox, posizionata accanto alla pressa. Il mosto grezzo viene, tramite pompa, mandato all’interno in un “separatore” ( il separatore è una macchina che mediante dischi conici in acciaio inox, fatti girare a velocità elevata e con una temperatura di non oltre 27 gradi centigradi,  separano l’acqua di vegetazione dall’olio extra vergine).     Lo scarto dell’acqua di vegetazione, viene trasportato mediante una botte nei terreni dell’azienda, dove viene sparso come concime. Invece la pasta (sansa), ormai trattata e resa quasi secca, viene pulita da una macchina, che separa la pellicina dell’oliva dal nocciolo frantumato. La pellicina viene utilizzata anch’esso come concime, mentre i residui dei noccioli si possono usare per alimentare stufe da riscaldamento.

L’olio prodotto viene analizzato ( l’olio per essere classificato come extra vergine d’oliva non deve superare 0,8 di acidità). L’olio viene stoccato in recipienti in acciaio inox numerati, per poi, a richiesta del consumatore, essere confezionato e venduto.   

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